Risultato della ricerca: porte e finestre - sghibbo
Claudio_Moretti
Il 17 Giugno ricorre la Festa per il Santo Patrono di Pisa San Ranieri e la sera prima, le finestre dei palazzi che si affacciano sui Lungarni, sono addobbate dai Lumini, da qui il nome Luminaria, poi di norna alle 22,45 iniziano i Fuochi pirorecnici, questa è un\'immagine dell\'anno passato, ma è attuale anche ora. Sono d\'accordo con voi tutti che questa è una foto cartolina, non ha niente di artistico, di \"artistiche \" ne ho tante, ma ho preferito postare questa, perchè qui si vedono i Lungarni nel loro magnifico splendore, ed era questo il mio intendimento.
FaustoMeini
Dedicato all\'amico Claudio (Lord bit),amante di questi luoghi, a noi molto cari Ormai in pieno autunno e alle porte dell\'inverno,quando le giornate uggiose e fredde, sono pizzicotti, seduto davanti al caminetto e allo scoppiettar del ceppo,può capitare di ripensare alle giornate primaverili...,trascorse tra le dolci colline dei dintorni di casa mia, alla ricerca di uno scatto in mezzo a colori e profumi della campagna e alle melodie delle Allodole in estro... per ora rimane un bellissimo ricordo....
mattiabonavida
Auguro a tutto il nikonclub, un natale ricco di luci all\'insegna della fotografia!! Buona luce a tutti!
alfredo_bruzzone
una piccola caletta sempre alle porte della città di Genova; sono sempre più convinto che a volte non sia necessario andare chissà dove ma basti semplicemente guardarsi attorno Singola esposizione con il solo uso di un filtro GND 0,9
nikiseicarri
La Casina Vanvitelliana è un suggestivo casino di caccia ubicato su un\'isoletta del Lago Fusaro, nel comune di Bacoli. A partire dal 1752 l\'area del Fusaro, all\'epoca scarsamente abitata, divenne la riserva di caccia e pesca dei Borbone, che affidarono a Luigi Vanvitelli le prime opere per la trasformazione del luogo. Salito al trono Ferdinando IV gli interventi furono completati da Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, che nel 1782 realizzò il Casino Reale di Caccia sul lago, a breve distanza dalla riva. Dal punto di vista architettonico, la Casina si inserisce tra le più raffinate produzioni settecentesche, con alcuni rimandi alla conformazione della Palazzina di caccia di Stupinigi, progettata alcuni anni prima da Filippo Juvarra facendo ricorso a volumi plastici e ampie vetrate. L\'edificio voluto dai Borbone presenta infatti una pianta assai articolata, composta da tre corpi ottagonali che si intersecano l\'uno alla sommità dell\'altro, restringendosi in una sorta di pagoda, con grandi finestre disposte su due livelli; un lungo pontile in legno collega inoltre la Casina alla sponda del lago, anche se il ponte è stato creato recentemente per rendere agevole la visita.
vinci62
Foglie di ulivo si fondono con il vecchio cancello, le sposti e vedi il cielo sul muro. Mattoni che fanno da cornice e che risaltano tra le pietre. Ombra, sole, pace
freschiroberto
Per far fronte alla lunga notte islandese, mancano di regola gli scuri alle finestre, che diventano piccole vetrine o specchi.
steve17
ci siamo, agosto ormai è alle porte, ecco settembre che scivolerà verso l\'autunno.....
salvatoresisca
"In origine Roseto era una delle città satellite di Sibari, ai tempi della Magna Grecia. A Roseto erano coltivate le rose, i cui petali servivano per riempire i materassi su cui i sibariti dormivano. La Roseto odierna nacque nel X secolo d.C. , il principe Roberto il Guiscardo vi costruì tra il 1058 e il 1085 il Castrum Roseti, mentre raggiunse il suo massimo splendore nel 1260 quando fu costruito il Castrum Petrae Roseti (castello di Roseto). Dal 1623 al 1671 fu feudo della famiglia Rende di Bisignano, in persona dei baroni Lucantonio e Carlo. Dopo un periodo di declino e di sottomissione al potere baronale, aggravato dall'Unità d'Italia e dall'emigrazione che ha segnato questa terra nella prima metà del Novecento, nei primi anni 70 vennero costruiti i primi "residence", che aprirono le porte al turismo nello Jonio Calabrese e a Roseto Capo Spulico, che è andata nel tempo sviluppandosi specie nel settore del turismo balneare. Da ricordare che vi è stato per tutti gli anni 80 e buona parte degli anni 90 del '900 un forte sviluppo edilizio alla Marina per la costruzione di condomini che ospitano le "seconde case" di molti villeggianti. Negli ultimi anni invece si è progressivamente passati alla costruzione di strutture turistiche di livello (Hotels, villaggi, stabilimenti balneari attrezzati, discoteche)". (Da Wikipedia)
simonr91
Ero in camera, al 24° piano del New Yorker Hotel. Mi stavo preparando per andare a cena quando ad un certo punto mi giro e vedo questo spettacolo dalla finestra. Prendo subito la fotocamera ma mi accorgo che le finestre (all\'americana) non si aprivano per più di 15cm. Vista la necessità di usare l\'HDR ho cercato la posizione più stabile possibile, appoggiando il Sigma 10-20 al bordo della finestra ed ho scattato 5 foto a raffica con Braketing. Questo è ciò che ne è venuto fuori.
gianlucas81
Quella che è per me la più bella stagione dell'anno sta arrivando..
Fabrygot
Castel Beseno (talora indicato come Schloss Pysein nei testi di lingua tedesca) è la più grande struttura fortificata del Trentino-Alto Adige. Situata nel territorio del comune di Besenello, in provincia di Trento. All\'interno si trovano ampi spazi, porte fortificate, bastioni, cortili, mura maestose, cantine e cisterne, e numerosi affreschi (in gran parte rovinati dalle intemperie); si gode una vista su tutta la Vallagarina e a strapiombo sul sottostante Rio Cavallo. Fin dall\'antichità dalla sommità della collina si poteva controllare tutta la sottostante Vallagarina e l\'accesso alla valle che conduce a Folgaria. Le prime notizie certe riguardo questa fortezza risalgono al XII secolo. Nel corso del Cinquecento a seguito di un incendio esso viene ricostruito e rinnovato, mutando il suo aspetto di castello medievale in quello di residenza, conservando però la sua identità di fortezza difensiva ben armata. Verso la fine del Settecento infatti esso fu protagonista di un sanguinoso assedio da parte delle truppe napoleoniche che, nonostante l\'ingente spiegamento, non riuscirono ad avere la meglio, venendo sconfitte dopo giorni di assedio da una colonna di truppe austriache giunte in difesa di Castel Beseno. In seguito, a causa della più tranquilla situazione politica, e quindi alla perdita di importanza di questa struttura difensiva, inizia un lungo periodo di decadenza del castello, che verrà infine abbandonato nel corso del\'Ottocento, per essere infine donato nel 1973 alla Provincia Autonoma di Trento, che ne avviò subito il restauro per farne una delle sedi distaccate del museo del Castello del Buonconsiglio. La struttura, restaurata nella seconda metà del XX secolo, ha una forma ellittica che copre tutta la sommità della collina calcarea, estendendosi in lunghezza per 250 metri e in larghezza per circa 50 metri.
vinci62
sono ormai aperte le bianche porte e le finestre rotte, ora puoi camminare lontano. Esci e corri, respira l\'aria fresca, dimentica le lacrime e i tormenti. Vola l\'anima che si lascia indietro solo polvere attorno al numero e alla targhetta. Le urla inghiottite dalle mura soffocano per sempre...
allo1953
L' INVERNO E' ALLE PORTE
MaRaMaya
I suoi tre castelli, le sue fortificazioni e la sua cinta muraria rappresentano da soli un più che valido motivo per visitare Bellinzona. Sono stati iscritti nel 2000 nella lista dei patrimoni dell\'umanità stilata dall\'UNESCO. I tre castelli sono Castelgrande, il Castello di Montebello e il Castello di Sasso Corbaro. I castelli di Bellinzona si annoverano fra le più mirabili testimonianze dell\'architettura fortificata medievale dell\'arco alpino. La configurazione odierna della chiusa bellinzonese, che ha le sue lontane origini in un nucleo preistorico sulla collina di Castelgrande, si deve sostanzialmente all\'intensa e complessa attività edilizia promossa dai duchi di Milano nel quattrocento. Rimonta a quell\'epoca la costruzione di un possente impianto difensivo che sbarrava la valle del Ticino in tutta la sua larghezza per arrestare l\'avanzata dei confederati svizzeri. Ancora oggi queste fortificazioni, con le loro mura merlate, le torri e le porte, non cessano di destare meraviglia e di attirare turisti
Turm
La stagione estiva e' alle porte. . .gli stabilimenti balneari si preparano. . .
lestat70
Il Porto Canale è l\'asse principale attorno al quale sorge il centro storico di Cesenatico, e sulle cui banchine si svolge ancora la vita sociale e la passeggiata di cittadini e turisti. Il porto, nel suo tratto più interno, ricalca ancora le linee disegnate nel 1502 da Leonardo Da Vinci, chiamato da Cesare Borgia a suggerire interventi migliorativi all\'approdo preesistente. Lungo il porto sorgono ancora monumenti e luoghi di rilievo: la piazza Pisacane con il monumento a Giuseppe Garibaldi e la sua solenne iscrizione; l\'ottocentesca pescheria, dietro alla quale si apre la piazzetta delle Erbe e poi la piazzetta delle Conserve; la piazza Ciceruacchio, dove è tracciato il perimetro dell\'antica Torre Pretoria che un tempo difendeva il porto dalle fuste dei pirati barbareschi; i resti delle originarie banchine con le palafitte. Nel tratto più recente, nei pressi del faro, le imponenti porte vinciane difendono oggi il centro abitato dalle mareggiate: una realizzazione di moderna tecnologia condotta sull\'esempio dei progetti leonardeschi. Il tratto più interno del Porto Canale ospita il MUSEO GALLEGGIANTE DELLA MARINERIA .
vinci62
Si aprono le porte al richiamo delle campane, si aprono le nuvole al richiamo degli astri. Si spegne il sole dietro il Monte Secco, si accende il borgo intorno a me. Buone Feste a tutti, Vinci
quinty76
i Tetti di Siena panoramica sul Duomo. Miglior visione in salva originale